Giardino di Palazzo Pio
La dimora fu edificata nel 1872 e completata alla fine dell'800 su commissione di Giuseppe Oronzo Pio dei signori di Carpi.
Un androne a volta ribassata porta ad un elegante cortile porticato e, sullo sfondo, un lussureggiante giardino interno. Il giardino di Palazzo Pio, nel cuore della città di Lecce, presenta un impianto ripartito in aiuole regolari mediante un sistema di vialetti e sentieri ortogonali, che nel punto d’incontro creano piazzole conviviali arricchite da sedili in pietra.
Il viale d’ingresso, un tempo ornato da un pergolato, con una sequenza di colonnine lapidee, si conclude con un elemento scenografico decorato a trompe l’oeil che ne costituisce il punto focale.
Il viale centrale, in asse con il portone d’ingresso e l’elegante cortile porticato, ha un piccolo cancello che apre l’accesso alla scoperta della lussureggiante “Orangerie”; spazio successivo, vero “luogo ameno di svago e delizie”, in cui il tempo sembra fermarsi a contemplare il mutevole spettacolo della natura attraverso la sua luce, i suoi colori e i suoi profumi.
Il giardino, in origine esclusivamente piantumato ad agrumi ad uso domestico, con il passare degli anni, perde quella tipica connotazione per acquisire finalità prevalentemente estetiche, con l'introduzione di nuovi arredi, nuove specie botaniche ad alto fusto ed anche esotiche. Così che accanto agli agrumi cresce il Tiglio, l’Alloro, la Jacaranda, il Falso Pepe, il Banano, la Cicas, la Jucca, l’Olendro, il Geranio, la Rosa e la Peonia che insieme concorrono a creare un insieme armonico e gradevole. Una siepe di ruscus hypoglossum, infine, definisce e compartimenta i limiti delle aiuole.
Uno degli aspetti più rilevanti del Palazzo ècostituito dal pavimento in mosaico, un vero e proprio "Giardino di pietra", opera dei fratelli Michele e Giuseppe Peluso, che occupa 16 ambienti del Palazzo e che conferisce allo stesso unicità, stile ed eleganza.
I colori sono incentrati sulle varie tonalità dei verdi, dei bianchi, dei rossi, dei rosati, dei giallo-ocra, dei grigi, dei marroni e dei neri.
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