Giardino di Palazzo Winspeare
Il giardino - con un’estensione di poco superiore a un ettaro - deve il suo ridisegno ad Antonio Winspeare, duca di Salve, il quale attorno al 1885 lo trasformò in “luogo di delizie”, mantenendo l’antico agrumeto con il suo schema quadripartito. Solo il quadrante a ridosso della residenza venne sacrificato per impiantare una zona “per passeggio e sosta”, con tracciati semicircolari e vialetti a raggiera bordati da boschetti di bambù che si irradiano da una piazzola rotonda.
Nel 1892 è completata la piantumazione di 300 alberi ad opera del duca di Salve. Leggiamo in un documento dell’epoca: “Innanzi al Castello havvi una piazzetta guarnita di tre lunghi sedili, una tavola di pietra leccese e vari altri tavolini e poggiuoli della medesima pietra. Segue un giardino di delizie che è ormai popolato di alberi che con la loro ombra e frescura ne rendono il soggiorno delizioso.
Fatta oggi la numerazione degli alberi si descrivono come segue: alberi di pepe selvaggio n. 28; nespole del Giappone 12; ulivi 46; peri 35; fichi 40; mandorli grandi 6; mandorli piccoli 26; noci 3; ciliegie 18; gelso moro 1; granati 1; meli 10; cotogni 3; peschi, castagno, susine”.
Tra le peculiarità botaniche spicca il bel boschetto di bambù (Phyllostachys sulfurea f. viridis), di gusto prettamente novecentesco.
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